Mutui più facili per gli under36, tutto quello che c’è da sapere
Buone notizie per i giovani che intendono acquistare la prima casa. Fino a fine anno, gli under36 hanno diritto a tassi agevolati grazie a una norma che sblocca i mutui sulla prima casa e congela i tassi, approvata nell’ultimo Consiglio dei Ministri del precedente Governo. La novità legislativa, infatti, consentirà di tutelare gli interessi dei giovani salvaguardando proprio i tassi di interesse agevolati sui mutui accesi per l’acquisto della prima casa da acquirenti di età compresa tra i 18 e i 35 anni.
In questo modo, i mutui dei giovani continueranno a beneficiare dei tassi agevolati, nonostante l’aumento dei tassi di interesse dell’ultimo semestre. Nello specifico, la norma vale per tutte le domande di accensione di mutui, finalizzati all’acquisto della prima casa, che saranno presentate fino al 31 dicembre di quest’anno. Tra gli immobili ammessi al beneficio rientrano quelli classificati o classificabili nelle categorie catastali: A/2; A/3; A/4; A/5; A/6 A/7; A/11 . L’acquisto prima casa “under 36” è esente dall’imposta di bollo.
“È importante la possibilità di accedere a questi fondi perché consente ai ragazzi un forte risparmio sulle tasse e, inoltre, l’imposta sostitutiva viene eliminata dal mutuo – spiega Lucia Rufo, responsabile commerciale di Euroansa -. Lo Stato garantisce fino all’80 per cento del mutuo, a differenza della soglia tradizionale del 50 per cento. Si arriva quindi a poter coprire con il mutuo l’intero importo dell’immobile, questo significa che un giovane può acquistare casa molto più facilmente, basta avere solamente con una piccola cifra iniziale per coprire le spese di notaio e agenzia immobiliare”.
Possono utilizzare il beneficio solo i giovani che non hanno ancora compiuto i 36 anni di età nell’anno in cui l’atto è stipulato e che hanno un indicatore ISEE non superiore a 40mila euro annui. Oltre a determinati requisiti fiscali, è necessario che l’acquirente presenti determinate caratteristiche oggettive:
– abbia o stabilisca la propria residenza nel Comune in cui si trova l’immobile entro 18 mesi dall’acquisto;
– dichiari, nell’atto di acquisto, di non essere titolare, nemmeno in comunione con il coniuge, dei diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di un’altra casa nel territorio del Comune in cui è situato l’immobile da acquistare;
– dichiari di non essere titolare, neppure per quote o in regime di comunione legale, su tutto il territorio nazionale, dei diritti di proprietà, usufrutto, uso, abitazione e nuda proprietà su un altro immobile acquistato, anche dal coniuge, usufruendo delle stesse agevolazioni “prima casa”. In caso contrario, è necessario vendere l’immobile posseduto entro un anno dalla data del nuovo acquisto.
“Nonostante il rialzo, i tassi rimangono comunque positivi. È quindi un momento positivo per comprare, anche in un’ottica futura: acquistare un immobile vuol dire capitalizzare una somma, se poi in futuro le esigenze del giovane cambiano, può rivendere” conclude Rufo.