“A Roma investimenti internazionali raddoppiati in sei mesi”
Il real estate della Capitale sempre più attrattivo per i top players. L’analisi di Marco Barile, Managing Director del Gruppo Immobiliare Progedil
“A Roma gli investimenti internazionali nel real estate sono già raddoppiati solo nel primo semestre del 2022. E il trend è in ulteriore crescita”. È una città pronta a spiccare il volo quella descritta dal Managing Director del Gruppo Immobiliare Progedil Marco Barile. Che, all’indomani della prestigiosa partnership siglata con Colliers, leader mondiale nei servizi immobiliari e nell’investment management, spiega le prospettive del panorama capitolino.
Il Gruppo Progedil ha siglato una partnership con Colliers, una novità significativa per tutto il mercato immobiliare.
Sì, questo accordo creerà sinergie tali da offrire il più ampio spettro di servizi a investitori e sviluppatori, completando in modo perfetto le necessità delle due aziende; noi saremo la rete commerciale nel segmento residenziale e loro il ruolo istituzionale che ci mancava con tutti i servizi che ne conseguono. Una partnership che vanta già un portafoglio immobiliare in commercializzazione pari a 1.500 unità per un controvalore di circa 315 milioni di euro.
Come si arricchisce ora la proposta di Progedil?
Questa nuova collaborazione è importantissima per il nostro Gruppo, perché ci permette di ampliare il nostro bacino di azione, in considerazione del fatto che, attualmente, noi siamo fortemente radicati su uno specifico territorio. Questo accordo ci permette, inoltre, di acquisire ulteriori servizi da poter offrire agli interlocutori che si stanno affacciando con sempre maggiore frequenza su Roma.
Qual è il valore aggiunto che Progedil offre a Colliers?
Proprio grazie alla nostra presenza capillare sul territorio, riusciamo a garantire a Colliers tutta una serie di servizi di agency e di competenze commerciali fortemente localizzate in un’area come quella di Roma, attualmente al centro delle attenzioni di tantissimi players e investitori internazionali che, da un anno e mezzo a questa parte, hanno avviato diverse iniziative di livello.
Che fase sta attraversando il mercato immobiliare romano?
Una fase molto importante e delicata, in chiave positiva. Roma è stata individuata come un luogo dove il margine di crescita è molto alto e, per questo, si registra un forte interesse internazionale che si aggiunge a quello nazionale. Entrambi sono sempre stati presenti sul nostro mercato, ma ora sono in ulteriore crescita. Inoltre, un cambio di amministrazione e una diversa visione dello sviluppo urbanistico hanno creato le premesse per un territorio più fertile dal punto di vista delle iniziative, della rigenerazione e, in linea generale, di tutte le attività imprenditoriali nel real estate. Il campo residenziale, in modo particolare, vede oggi nella città di Roma uno scenario assolutamente fertile.
Con queste premesse positive, il mercato immobiliare di Roma può arrivare a competere con quello di Milano, per iniziative e volumi?
Entro dieci anni vedremo a Roma una situazione molto simile a quella milanese, ameno questo è il nostro auspicio. A Roma gli investimenti internazionali nel real estate sono già raddoppiati solo nel primo semestre del 2022. E il trend è in ulteriore crescita. Crediamo molto nel fatto che Roma possa rappresentare, già nei prossimi cinque anni, una vetrina importante e un luogo di grandissimo sviluppo”.